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Mini, da 20 anni originale tra le “piccole premium”

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A fine Settembre 2000 la rivisitazione della Mini debuttava al Salone di Parigi. Il rilancio dello storico marchio britannico ha introdotto una categoria di vetture completamente nuova e gettato le basi per lo sviluppo continuo e la diversità nella gamma di modelli.

La nuova Mini, presentata Salone di Parigi del 2000, compie 20 anni. Una storia di successo iniziata con il rilancio del marchio britannico sotto l’egida del gruppo BMW e con la presentazione dei modelli Mini One e Mini Cooper. Quando, 41 anni fa, la Mini classica cessò di essere prodotta, la seconda generazione ha fornito tutti i presupposti per un’altra rivoluzione nel segmento delle piccole auto. La Mini è stata la prima vettura premium di questa classe. Il suo concetto moderno ha promosso uno sviluppo continuo fino ai giorni nostri, tenendo sempre come punti di riferimento il divertimento di guida, l’efficienza, il comfort, la sicurezza, la connettività e non ultimo la diversità dei modelli.

Il via allo sviluppo della seconda generazione della Mini era stato dato nel Luglio 1994. Accanto a dettagli stilistici come gli sbalzi corti, i fari rotondi e la griglia del radiatore esagonale, una priorità assoluta per i progettisti era trasferire l’idea alla base della Mini classica all’era moderna dell’automobile. Allo stesso modo la Mini moderna doveva essere unica, offrire spazio per 4 persone e un comodo bagagliaio, fornire un’esperienza di viaggio efficiente e generare entusiasmo con caratteristiche di guida non raggiunte da nessun altro modello della sua categoria. Sono state prese in considerazione anche le aspirazioni contemporanee di comfort e massimi standard di sicurezza. Ancora una volta, è stata creata una nuova e rivoluzionaria vettura di piccole dimensioni, adattata alle esigenze della sua epoca in tutti i criteri, e questa volta sviluppata e prodotta per soddisfare tutti i parametri di qualità di un marchio premium a buon mercato.

La vendita della Mini nel Regno Unito è iniziata il 7 Luglio 2001 e il lancio sul mercato in Germania è avvenuto due mesi dopo. Contemporaneamente, per poter soddisfare le numerose richieste, è stato introdotto per la prima volta un turno di fine settimana presso lo stabilimento Mini di Oxford. Eppure il trionfo globale era appena iniziato. In Giappone, dove la Mini classica aveva un’ampia comunità di fan, anche la seconda generazione ha riscontrato un enorme interesse. Il lancio delle vendite nel mercato giapponese è avvenuto il 2 Marzo 2002 perché questa data è pronunciata “MI-NI” in giapponese. Infine, il 22 Marzo 2002 è arrivato il turno degli Stati Uniti, dove i concessionari avevano già registrato ordini per 20.000 auto.

Circa 20 anni fa la nuova Mini impressionò anche John Cooper, che in precedenza aveva preparato la strada alla Mini classica per prendere d’assalto le piste da corsa. «La Mini Cooper ti fa sorridere» disse all’epoca dopo il suo primo giro di prova sull’omonimo modello che ha nuovamente intitolato a lui stesso. I principi di progettazione elementari della prima generazione erano stati ripresi nella nuova edizione con trazione anteriore e motore a 4 cilindri montato trasversalmente nella parte anteriore. Tuttavia, il divertimento di guida contemporaneo senza rivali nell’ambito sportivo è stato fornito da un assale anteriore McPherson con semiassi della stessa lunghezza, l’assale posteriore multi-link unico in questo segmento, i freni a disco su tutte e quattro le ruote e la serie antibloccaggio dell’impianto frenante compreso il controllo del freno in curva e la distribuzione elettronica della forza frenante.

Fin dal principio, sono state offerte numerose soluzioni per rendere ogni modello ancora più personale. La diversità e l’aspetto premium degli interni erano il risultato di una vasta gamma di caratteristiche, tra cui sedili e tappezzeria, finiture interne e volanti in molte versioni, insieme a moderne opzioni di equipaggiamento come il climatizzatore automatico, i sedili riscaldati, il tetto panoramico e la navigazione. Il programma di accessori Mini originale comprendeva fari ausiliari, fanali posteriori bianchi, un pacchetto aerodinamico, una gamma di finiture per il tetto, nonché strumenti aggiuntivi e persino un telefono per auto.

Già nel 2003, un motore Diesel è stato lanciato nella seconda generazione della Mini, seguito dalla Mini Cabrio l’anno successivo. La terza generazione, lanciata nel 2006, offriva una gamma di modelli ancora più ampia con l’aggiunta della Mini Clubman, Mini Coupé e Mini Roadster. Non molto tempo dopo, il marchio è riuscito a entrare nel segmento delle compatte premium dove oggi la Mini Countryman e la nuova Mini Clubman trasportano il tipico feeling go-kart. Ulteriori clienti e fan sono stati conquistati con la quarta generazione della Mini 5 porte.

 

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